TRENTO. 13 AGO. Nella tarda serata di ieri i forestali hanno abbattuto l’orsa KJ2 in attuazione dell’ ordinanza emessa dal presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, per garantire la sicurezza delle persone.
L’orsa il 22 luglio scorso aveva ferito un uomo che passeggiava con il suo cane in un bosco in zona laghi di Lamar ed era ricercata attivamente dai forestali.
Nel 2015, la stessa orsa era stata protagonista di un altro episodio di incontro con un escursionista che era rimasto ferito a Cadine.
“L’abbattimento – spiega in una nota la Provincia di Trento – è stato possibile grazie alle precedenti attività di identificazione genetica e successiva cattura e radiocollarizzazione ai fini della riconoscibilita dell’animale”.
Immediate le reazioni di Enpa e Aidaa. La prima invita i cittadini a non recarsi più in Trentino, la seconda a boicottare i prodotti.
“Quello che si è consumato in Trentino – scrive l’Enpa – ovvero l’uccisione dell’orsa, è un vero e proprio delitto, un crimine contro gli animali, la natura, la biodiversità e in spregio ai milioni di cittadini italiani che hanno chiesto di lasciare in pace l’orsa, per chiarire le dinamiche dell’incidente in cui l’orsa sembra essere stata vittima di una aggressione e trovare soluzioni alternative alla troppo facile deriva dell’abbattimento”.
Che prosegue: “Invece la Provincia di Trento ha preferito non ascoltare nessuno, e ha di fatto autorizzato una caccia all’orsa, per mera vendetta o per altre incomprensibili finalità. Nella storia del nostro Paese è stato toccato il punto più basso sulla tutela degli animali, una sconfitta per il mondo scientifico e politico, totalmente incapace e sordo, o spinto da altri interessi nel promuovere le uccisioni di animali che in Trentino sono ostaggio di politiche cruente e crudeli, finanziate anche cospicuamente dalle tasse dei contribuenti italiani, che pagano profumatamente politici senza competenze e capacità di soluzioni. Tanto basta perché i cittadini decidano di non recarsi più in Trentino né acquistare alcun prodotto di quella terra, avvelenata dall’intolleranza verso gli animali, dalla malapolitica, e anche, oltretutto, inquinata”.
L’Aidaa scrive: “Eravamo preoccupati per la vita dell’orsa KJ2 e purtroppo puntualmente quello che avevamo pensato si è avverato, gli assassini hanno colpito ancora e ieri sera hanno ucciso KJ2 l’orsa che rappresentava a loro dire un pericolo per la comunità umana”.
L’Aidaa ha sospeso tutte le attività associative “in segno di lutto” ed “invita tutti gli italiani al boicottare da subito i prodotti trentini, ed a disdire le vacanze o i soggiorni programmati nella provincia autonoma di Trento”.
Poi promette una battaglia a livello legale “da mettere in pratica per contrastare questo fenomeno assurdo dell’abbattimento degli orsi (e in prospettiva dei lupi) e per far condannare a livello europeo le attività assassine messe in pratica con i decreti del presidente Ugo Rossi”.
“Chi ha ordinato questo omicidio dell’orsa – precisa il presidente dell’Aidaa Lorenzo Croce – non è un uomo è un barbaro, comunque legalmente parlando l’uccisione di KJ2 non resterà impunita da subito via al boicottaggio e poi tutte le pratiche utili per fermare legalmente e isolare la mano assassina di animali di Ugo Rossi per il quale chiederemo anche la condanna del parlamento Europeo”.