BRESCIA. 8 NOV. Quello che vi raccontiamo è davvero intollerabile, un vero scempio, un crimine verso la terra. Nel Comune di Darfo Boario Terme ad Angone le guardie venatorie dei Wwf di Brescia, hanno rinvenuto un rarissimo Ibis eremita morto.
Si tratta di un esemplare rarissimo forse l’ultimo presente in Europa. L’allarme è scattato venerdì sera in quanto il trasmettitore Gps, di cui sono dotati gli ibis eremita segnalava, l’esemplare, soprannominato Enno, fermo da oltre ventiquattrore nello stesso luogo.
Purtroppo l’area è ad alto tasso di bracconaggio ed è partito subito l’allarme.
L’animale è stato recuperato ed è stato sottoposto a radiografia al Centro recupero Animali Selvatici Wwf nell’Oasi di Valpredina a Cenate Sopra, in provincia di Bergamo. Le radiografie hanno evidenziato che si trattava proprio di bracconaggio: l’animale è stato colpito da più fucilate, oltre ottanta pallini lo hanno devastato.
Il volatile faceva parte del progetto, coordinato da Waldrappteam, “Reason for Hope. Reintroduction of the Northern Bald Ibis in Europe” che è finanziato dalla Ue e coinvolge otto stati, fra cui l’Italia, l’Austria e la Germania.
Si tratta di una specie, estinta nel XVII secolo in Europa soprattutto per la caccia di cui è stata oggetto, è recentemente scomparsa dopo che si sono perse le tracce dell’ultimo esemplare della popolazione orientale (una femmina chiamata Zenobia); mentre la popolazione occidentale, in Marocco, conta circa 500 esemplari.