La polizia di Bolzano ha eseguito una misura cautelare di divieto di avvicinamento nei confronti di M. F., cittadino tunisino di 36 anni, con precedenti penali per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, minacce e atti persecutori nei confronti della sua ex compagna. L’uomo aveva minacciato la donna con una pistola dopo che lei aveva deciso di lasciarlo e denunciarlo alle autorità.
La denuncia e l’intervento della polizia
La vittima, una cittadina marocchina coetanea, ha sporto denuncia nei giorni scorsi raccontando come l’uomo avesse mantenuto un comportamento violento sin dall’inizio della loro relazione, arrivando a minacciarla di morte anche di fronte ai figli e costringendola a subire atti sessuali contro la sua volontà.
L’ordinanza cautelare e il monitoraggio tramite braccialetto elettronico
A seguito della denuncia, il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) di Bolzano ha emesso un’ordinanza che vieta all’uomo di avvicinarsi alla vittima e ai suoi familiari a meno di 500 metri. Gli agenti della Squadra Mobile di Bolzano hanno eseguito la misura, applicando al soggetto un braccialetto elettronico per monitorare i suoi spostamenti in tempo reale.
Revoca del permesso di soggiorno e avvio della procedura di espulsione
In aggiunta, il Questore di Bolzano, Paolo Sartori, ha disposto la revoca del permesso di soggiorno dell’uomo, avviando così la procedura per la sua espulsione dal territorio nazionale.
Violenza di genere: una problematica sociale da affrontare
Il Questore Sartori ha sottolineato l’importanza di affrontare la violenza di genere come una problematica culturale che colpisce spesso persone vulnerabili. “Episodi come questo evidenziano la necessità di una collaborazione tra istituzioni, enti locali, centri antiviolenza e associazioni di volontariato,” ha dichiarato. La Polizia di Stato è impegnata in prima linea con progetti specifici per sensibilizzare sull’importanza di chiedere aiuto e denunciare le violenze subite, cercando di supportare le vittime nel trovare sicurezza e protezione.